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mercoledì 16 luglio 2014

Io Fascista


Io sono fascista. Tempo addietro mi chiesero perché e cosa mi faceva sentire fascista. Fascista si nasce non si diventa, poi semmai si rafforza in te la convinzione di essere nel giusto quando vedi che le società dette democratiche sono solo di facciata.  
Come dicevo fascista si nasce, cresce dentro qualcosa che ti forma e ti rende incompatibile agli altri, disapprovi le differenze i soprusi fatti ai più deboli, vorresti  vedere tutti dai più ricchi ai più poveri trattati con il solito sistema, dividere con tutti iniquità in una festa oppure a scuola. Questo è il primo sentimento di un fascista fanciullo, poi crescendo sente il bisogno di capire e sapere storicamente cosa era e cosa ha fatto il  fascismo;  non certo dai libri di scuola ma da storie scritte da fascisti, antifascisti, e storie scritte da neutrali e allora ecco la formazione e la convinzione di essere per tutta la vita un fascista.
Da adulto ti senti in dovere di combattere coloro che non hanno ideali di patria e di bandiera: i disfattisti o antifascisti. Abbiamo il dovere di costruire e far capire al popolo che essere uniti in valori Nazionali di Patria e popolo vuol dire costruire un futuro sicuro per tutti e una Nazione ricca. Dividere le ricchezze nazionali in parti uguali e eque, dare sicurezza sociale e diminuire la criminosa al popolo, fare una giustizia equa, senza privilegi per nessuno chi sbaglia paga senza sconti, anzi se ricopre un alta carica istituzionale, paga con l'aggravante.  Dare ai giovani un domani e delle sicurezze, non droghe, alcol e discoteche ma divertimenti sani, palestre, scuole funzionanti, circoli culturali,  formazioni per affrontare la loro vita futura  e il lavoro qui in Italia e non all'estero come ora sono costretti a fare.
Un sistema  funzionante, non perfetto (la perfezione non esiste), una società condivisa da una maggioranza popolare, questa è e sarebbe una grande democrazia condivisa e creata insieme fra governo e popolo.  Per coloro che hanno una funzione statale o privata deve funzionare il sapere e la meritocrazia. Per coloro che nelle funzioni governative si approfittano del bene sociale e delle mance dagli amici degli amici pena, ergastolo con la restituzione del bene rubato da parte della famiglia. Privilegiare il popolo Italiano nei confronti di altri popoli, esportare e importare esperienze culturali e commerciali con tutte le Nazioni. Immigrazione controllata e utile all'Italia e all'emigrato per dargli una vita dignitosa, e che sia consapevole di avere rispetto delle leggi e della cultura Italiana, che abbia gli stessi doveri e diritti del cittadino Italiano, esso sia un nero, un bianco, oppure giallo, che non abbia pendenze con la giustizia del suo paese. Se delinque oppure ha problemi di giustizia gravi in Italia espulsione immediata, con condanna all'ergastolo se rimette piede nel suolo Italiano con 8 ore lavorative in strutture Italiane per guadagnarsi il vitto la sua permanenza e le spese processuali. Nessuno deve essere a carico della società escluso i malati e i non capaci di stare da soli.  
Pensioni sociali eque e dignitose per  vivere in armonia e in società dai politici agli statali e privati  fino al ciabattino, separate dai redditi  tassabili. Stipendi livellati fra statali e privati soliti diritti e doveri fra categorie. Tasse basse per tutti ma tutti nessuno escluso, le devono pagare tutti. A coloro che non pagano o falsano i tributi  lavori forzati a vita col minimo salario accettabile. Chi è responsabile deve essere capace del suo lavoro e rendersi responsabile dell’operato del lavoro che gestisce. Eliminazione di regioni e province e di tutto quello che è improduttivo per la ricchezza nazionale. Controlli e responsabilità per chi è addetto al finanziamento e alle infrastrutture private e statali con tempi e soldi utili per fare un buon lavoro nel tempo concordato, se non consegnato in tempo l'opera pattuita, la spesa per finirla è a carico del costruttore fino al lavoro compiuto, poi escluso se non per motivo valido da atri appalti.  Basta immigrati ha carico della società italiana, non possiamo campare coloro che fanno guerre e figli come conigli, per poi farli campare ai contribuenti Italiani.  Bisogna combattere questi disfattisti e buonisti falsi, Italiani discriminatori e sfruttatori del contribuente Italiano. Pena di morte per pedofili che siano preti o persone comuni, ergastolo per gli spacciatori di droghe, riaprire le case di tolleranza per ridare dignità e sicurezza alle donne che vogliono fare il mestiere, per dare la libertà a coloro che sono costrette dalla malavita e per ridurgli gli introiti. Incassare le tasse da tale mestiere, pene severe per chi induce alla prostituzione clandestina come per chi la pratica, chiudere l’accesso nel mare Italiano alle carrette che vengono dall'Africa, caccia agli scafisti con l’accusa di traffico di umani, pena: la fucilazione diretta. Rimandare indietro tutti coloro che non hanno lavoro e casa o non si adeguano alle leggi Italiane. Niente campi Rom, e  Rom stessi, foglio di via ed estradizione immediata. In Italia non devono esserci e viverci persone che non contribuiscono al giusto andamento della società Italiana, ma che al contrario contribuiscono al suo declino sociale e morale.
Il fascista sa che la democrazia si costruisce governando con il consenso popolare, con questo sistema si costruisce l’uguaglianza e la libertà, ma per tutelare la libertà accanto ad essa ci deve essere un altro elemento: l’autorità, l’una compensa l’altra  non possono stare separate. Per un fascista la libertà non è solo un diritto ma anche un dovere,  non una donazione ma una conquista. Non è uguaglianza: è un privilegio. Sappiamo che cancellare i simboli del fascismo fu facile….. Ma sopprimere l’idea è impossibile, potete uccidere un camerata, ma le sue idee cammineranno nelle gambe di altri camerati! Noi non ci sentiamo brutti, cattivi, sudici, pazzi, criminali, rottami umani e razzisti, come ci definiscono coloro che al contrario si ritengono belli, eroi, martiri, vessilli di libertà,  persone senza macchia e paura. Sono coloro che si fanno chiamare antifascisti, coloro che in 60 anni hanno distrutto l’Italia e il suo popolo, che preferiscono gli immigrati al loro popolo, che hanno tolto futuro e dignità ai nostri giovani, predicano per una società multietnica invece di una società italiana. Noi fascisti siamo l’opposto, siamo per l’ordine, il benessere della patria e del popolo sovrano. Con il tempo morirà questo sistema bancario, massonico, sionista, americano ed allora tornerà giustizia e libertà popolare. Adesso l’importante è coltivare le radici che il DUCE d’ITALIA,  CAV. BENITO  MUSSOLINI ci ha lasciato perché un giorno possano spuntare alla luce terrena i fiori della riscossa nazionale e ridare all'Italia il suo posto che merita nel mondo.

A NOI CAMERATI     
NOBIS 

                                        Mugelli Giampiero      

lunedì 14 luglio 2014

La donna e le sue bellezze




Le bellezze della donna, come quelle dell'uomo, sono due, quella esteriore: la donna con un seno ben fatto, labbra carnose, occhi belli, gambe perfette, un lato B scolpito.

Poi esiste quella interiore: donna sensibile, forte e allo stesso tempo fragile, provata dalla vita, che ha superato la sofferenza, caduta poi rialzata, e adesso è una donna: vera, umile e sincera. Bella è la donna che piange per sentimenti e amore, una donna seria, mai superficiale, saggia e allegra, sicura e dubbiosa, sapiente e pacata nel sapere.
Bella è la donna che risplende di luce propria, con lo sguardo fiero, luminoso e profondo, non la donna costruita e rifatta. 
Bella è la donna con la pancia, felice e gioiosa, consapevole di mettere al mondo un figlio ed essere mamma.
Bella è la donna con in braccio il suo bimbo, che con amore lo bacia e lo stringe al petto, poi lo allatta al suo seno con tanta devozione e amore, le da protezione e sicurezza, una crescita di virtù e bellezza.
Bella è la donna con le rughe, che rappresentano una vita vissuta e sofferta, con le occhiaie lasciate da notti insonni per amori e dispiaceri.
Bella è la donna che ti fa sentire uomo e nello stesso tempo bambino, e ci stai bene standole vicino, perché ti fa sentire ciò che ha dentro: la bellezza interiore che la fa profumare come un fiore.


Mugelli Giampiero