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venerdì 30 marzo 2012

Un lavoro sporco

Nel 2012, in una Nazione che non è più identificata come “Europa” ma come “Terzo Mondo”, il presidente comunista, da l’incarico ad un professore bancario e massone di costruire un governo di non eletti ma di professori e tecnici per fare un lavoro sporco che nessun partito politico voleva fare perché impopolare, cioè tassare quel povero popolo senza toccare privilegi, sprechi di spesa pubblica e ruberie di parassitarie caste.
I risultati sono già visibili: recessione che aumenta ogni giorno, suicidi di imprenditori, aziende che chiudono, incremento dei fallimenti, tassi di disoccupazione mai visti  e inarrestabili; questi prof e tecnici sono entusiasti del proprio operato e proseguono nell’opera risanatrice, ovviamente per il bene del popolo.
Quale popolo? Forse quello extracomunitario, ogni giorno sempre maggiore e inarrestabile, con la benedizione dei politici che silenziosamente si sono ritirati nei loro castelli di una dimensione molto differente dalle case del popolo sovrano, che si è divertito con le comiche del giullare Benigni che ha fatto tanto ridere il presidente e piangere coloro che amano la propria Patria che merita ben altro rispetto, una Patria divisa non solo in Nord e Sud ma anche da Destra e Sinistra. Una sinistra vergognosa che tutela più i clandestini dei suoi concittadini e i suoi soldati, basti pensare quello che è stato detto dei Marò prigionieri in India.
Questo è uno dei tanti lavori sporchi con il consenso della casta politica sindacale e giuridica fatto dal Prof Mario Monti e collaboratori.

Un altro lavoro sporco riguarda sempre il Governo in prima persona ma la responsabilità si allarga anche ad altre categorie. Leggo diversi giornali, ascolto tutti i TG, le decine di dibattiti nelle Tv con politici, banchieri, imprenditori, lavoratori ed economici ma nessuno parla della reale situazione del nostro paese, quali sono i mali reali della nostra società e le vere riforme da fare, sembra che ci sia un tabù, nessuno vuole prendere il cane per la coda ma tutti sanno quali sono i problemi e le contromisure da adottare, ovvero la ripresa economica.
Ma quale è la reale situazione economica del paese? Quanto è il PIL attuale? L’inflazione galoppa al 50% oppure al 100%?
Queste sono le misure della salute dell’Italia e di conseguenza di noi cittadini lavoratori contribuenti, artigiani e piccole industrie, chi sono e se ci sono chi investe soldi nel nostro paese? Il nostro Prof bancario capo del governo presidenziale ha lavorato bene per le banche, per le lobby e per le caste, ma ha messo ulteriori tasse a coloro che non arrivavano a fine mese, oppure ai lavoratori in proprio che ancora resistono prendendo dei mutui al 6%, mentre per i politici ci sono mutui agevolati all’1,25%.
Questo è il sistema massone capitalista delle banche e dei poteri forti. Dall’altra parte c’è il sistema sovietico della CGIL della Camusso e della FIOM di Landini, forti del loro potere, al sindacato rosso non gli frega niente della fine che farà l’Italia e i suoi lavoratori che mai ha protetto ed il perché è visibile, abbiamo gli stipendi e le pensioni più basse d’Europa.
Troppo meglio fare scioperi e proteggere coloro che non vogliono lavorare.

Vorremmo sentire dai nostri politici, dai sindacati che ci saranno meno tasse, paghe e pensioni più eque, più lavoro e meno scioperi, che non ci saranno sprechi di soldi pubblici, sanzioni dure per coloro che rubano, che evadono le tasse, meno soldi per la politica, abolizione di enti inutili e scioglimento di lobby.
Vorremmo sentire che veramente ci sia voglia di uscire da questa situazione dove gli unici ad affondare sono i lavoratori tutti e i cittadini onesti che sono ridotti in povertà dal tiranno che si chiama Stato Democratico, dove ognuno di noi ha rubato così tanto che alla fine abbiamo un debito pubblico stratosferico. Tra questi latri comprendo anche la mia nipotina nata un anno fa, altrimenti il bilancio non quadra.
Basta divisioni politiche, disfattismo e menefreghismo, il popolo italiano, la gente onesta vuole dignità, diritto al lavoro ed equità sociale.
Se tutto questo non è possibile abbiate l’onesta di dire come deve morire il popolo italiano. Non potete ridurre una Nazione e un popolo come è adesso, dove corruzione, mafie, furti, intrallazzi, decadenza morale e intellettuale fanno da padroni.
65 anni di sistema democratico liberal comunista hanno distrutto la prima repubblica, e la seconda non ha fatto tesoro degli sbagli della prima, anzi è stata molto peggio e ci sta portando alla distruzione totale.
Monti ride, è vittorioso, ma viene in mente quel chirurgo che si vantava della buona riuscita dell’operazione, poi alla domanda “Il paziente come sta?” rispondeva “E’ morto”.


Giampiero Mugelli

martedì 27 marzo 2012

L'Europa che non c'è

Il buon senso e il pugno di ferro, non furono sufficienti ad evitare lo svilupparsi della spirale dell’odio che i comunisti erano riusciti ad imporre in tutti i territori italiani nei quali potevano operare.
Il Partito Comunista già nei quarantacinque giorni Badogliani si era riaffacciato sul panorama politico italiano capeggiato da quei professionisti dell’antifascismo provenienti dai militanti fuoriusciti, cioè reduci dalla guerra di Spagna e dalle scuole di terrorismo di Praga e Mosca, e cominciò con il benestare dei governi alleati, per creare il clima di guerra civile di cui aveva bisogno lo schieramento rosso per distruggere la sana gioventù europea, certamente antibolscevica.
Altrettanto serviva agli Angloamericani per indebolire le generazioni che dopo la guerra avrebbero potuto ricostruire l’Europa libera.
La guerra civile giovava ed era necessaria solo ai nemici della civiltà Europea, e adesso nel 2012 ne è la prova lampante l’Europa che non c’è.

L’Italia Fascista, nel ventennio era un blocco unito e orgoglioso della sua storia, stimata e rispettata nel mondo. Uno dei tanti che hanno fatto il fascismo, Pavolini, un fiorentino come me, una persona tutta d’un pezzo, quando divenne capo del Fascismo fiorentino e dopo ministro della cultura fondò il Bargello, ritrovo di  intellettuali e scrittori, ospitava pure coloro che non erano fascisti, poi diede vita al prestigioso “Maggio musicale fiorentino”, “La fiera del libro”, “Il calcio in costume fiorentino”, “La mostra dell’artigianato a Ponte Vecchio”, il vecchio circuito automobilistico del Mugello, la costruzione dello stadio a Campo Marte, l’Autostrada Firenze – Mare e la costruzione di 4000 vani l’anno di edilizia popolare.

Uno dei tanti gerarchi, chiamiamoli gerarchi i collaboratori del Duce, individualisti, arrivisti, ambiziosi ma coraggiosi, generosi, eroici e mai ladri. Nel dopo guerra abbiamo avuto politici vili, neghittosi, antipatrioti (dell’Italia non importa a nessuno) e ladri.

Per coloro che non hanno capito il fascismo, quel fascismo Littorio che ha fatto di tanti gerarchi dei giganti (escluso i traditori), il fascismo è stato l’innovazione, lo spirito popolare, l’onore, il senso della Patria, il bene sociale, il lavoro e il coraggio. Il Fascismo alle origini aveva ereditato uno Stato in miseria non più concepibile ma in pochi anni nonostante la crisi mondiale, aveva raggiunto il pareggio del bilancio nazionale, la rivalutazione della Lira e una ripresa economica fino a raggiungere il 36% del PIL nazionale, arrivando poi alle grandi trasformazioni e opere sociali per il popolo (su internet basta cliccare “ Opere sociali del Ventennio Fascista” per vedere le 100 e oltre opere fatte in un momento di recessione mondiale).

Nel 1920 la situazione dell’Italia senza lavoro aveva facilitato lo sviluppo delle leghe socialiste e dal 1921 delle leghe  comuniste. Sulla scia di facili vittorie, i capi locali, come in ogni socialismo,  cominciarono a spadroneggiare e imporre le proprie idee con la sopraffazione, la prepotenza e gli eccidi. I rossi devastavano le campagne tagliando le viti, distruggendo i raccolti, danneggiando le stalle, vietando la mungitura, impedendo la rinascita dell’industria con scioperi prepotenti e impopolari. Mentre i fascisti rispondevano con gli squadristi contro la mobilitazione degli scioperi e i raid nelle campagne per consentire il regolare svolgimento della vita sociale.

Negli anni 1920, 1921 nascono gli squadristi che rendono l’Italia ripulita dai delinquenti e dai soprusi dei rossi, essi vedono il processo di rinascita sotto gli occhi di tutti gli italiani.
I fascisti non erano agli ordini di nessuno, ne degli agrari ne tanto meno della Confindustria ma solo agli ordini degli interessi della produzione, unica fonte di ricchezza, del benessere del popolo, e con ogni mezzo contrastavano le prepotenze dei rossi.

Forze nazionali ed equilibrate fanno assumere al Fascismo un volto e una personalità ben precisa, rivolta al benessere del popolo e alla grandezza della Patria.

Questo articolo l’ho scritto per i giovani che sono stati ingannati dalla storia dei vincitori, per gli smemorati e per coloro che non sanno niente del passato recente, non sanno di un ventennio di storia italiana.
Il Ventennio Littorio Fascista del Duce Benito Amilcare Andrea Mussolini.

Sugli attuali e passati governi italiani della Repubblica Italiana democratica non ci sono commenti, basti pensare e guardare come è ridotta l’Italia e il suo popolo, nella povertà, nel declino sociale e morale, nell’anarchia totale, nello sfruttamento del suo popolo migliore )i lavoratori e le persone oneste). Basti pensare alla prima repubblica, la seconda ancora peggio. Secondo me, il Fascismo ha dato molto al popolo italiano, il Re e Badoglio gli hanno dato la guerra e il tradimento: la guerra voluta dal Re quando la Germania conquistava l’Europa, e poi il tradimento il 25 luglio con l’arresto di Mussolini e il tradimento dell’8 settembre 1943. Da quel momento la stima dell’Italia nel mondo è sempre diminuita fino ad arrivare alla considerazione di una Italia mafiosa, corrotta e non considerata.
Non sarebbe questo il suo ruolo nel mondo se non fosse così mal rappresentata politicamente.



Giampiero Mugelli

domenica 18 marzo 2012

I compagni Maolin e Palmiron

I comunisti e sinistri italiani hanno fallito in tutto con la società italiana, nonostante l'Articolo 18, il sindacato lento e ottocentesco (CGIL) e bella ciao (I Palmiron). 
Mentre i turbo Maolin (Compagni Cinesi) corrono, producono e vanno col turbo, i comunisti italiani vanno in piazza per fare confusione e cantare "bandiera rossa trionferà", e sono sempre più incazzati.
Allora viene da chiedersi, ma perché? Volevano un mondo internazionale e comunista, la morte delle Nazioni e del capitale mondiale: eccoli accontentati, i Maolin Cinesi stanno comprando il mondo. Un altro pezzo di capitalismo Italiano, la Ferretti Yacht (uno dei più grandi produttori di Yacht di lusso al mondo) che ha 7 cantieri in Italia e uno in America, con 2000 dipendenti, che aveva 600 milioni di euro di debiti, ha venduto il 75% delle azioni al gruppo cinese Shig Eavy Industry e l'altro 25% è stato acquistato da una banca scozzese e un fondo di investimenti americano. 
Si cari cittadini italiani, la Shig è una società cinese, di proprietà proprio del governo Maolin Cinese  Comunista, come tutto in Cina è di sua proprietà.
Non vedo l'ora dei primi scontri fra sindacati italiani e i nuovi padroni comunisti Maolin. Cosa chiederanno i compagni Palmiron ai compagni Maolin? L'Articolo 18? Gli ammortizzatori sociali? La tredicesima e le ferie? Le pause pranzo di 3 ore? La casa integrazione? 
Cari compagni Palmiron, i compagni Maolin hanno un'altra visione dei compagni lavoratori, e sapete come vengono trattati gli operai nella Cina comunista dai compagni Maolin?
Esempio: Avete sentito parlare di quella fabbrica con trecento operai nel Wuhan dove producono componenti elettronici per mezzo mondo? Questi vendono pagati male e con ritardi, quei poveri operai hanno minacciato di suicidarsi.
Oppure di quella fabbrica di sole donne dove fanno scarpe? Le operaie non possono neppure andare al bagno perché rischiano di essere violentate da guardie nell'interno della fabbrica; anche lì ci sono stati tentativi di suicidio. Nella Cina capital comunista i sindacati sono vietati, esiste solo il sindacato governativo che lavora per lo stato, non certo per gli operai: Scioperare è un reato penale, i turni sono di 12 ore senza interruzione, gli straordinari sono obbligatori, comandati e spesso non pagati, lo stipendio medio di un operaio è di 160 € mensili e vicino alle fabbriche ci sono dei dormitori dove dormono anche 12 persone tutte insieme. Questi sono i compagni Maolin che si sono appropriati delle tecnologie e attrezzature della Ferretti e faranno una mega fabbrica in Cina, poi chiuderanno i cantieri in Italia e in America. Tutto questo grazie alla testardaggine del partitone rosso anni 60, agli ideali distruttivi di sindacati con il pallino degli scioperi e delle idee ottocentesche, alle tasse applicate senza pudore, alla nostra economia da troppi ani stagnante; Risultato: le nostre imprese sono indebitate e strozzate fino al collo.
I compagni partigiani hanno liberato l'Italia dal Fascismo nel 1945, allora il PIL era al 36%, furono fatte tante riforme, e non c'era nessun debito pubblico.
Ora stanno liberando l'Italia dai capitalisti e questo è il risultato.
Complimenti compagni Palmiron, buon lavoro, bandiera rossa trionferà!


Giampiero Mugelli