Il primo movimento dopo
la guerra 1915/18, furono i Fasci Italiani di Combattimento fondati a Milano da
Benito Mussolini il 23 marzo1919; presero il nome dal fascio littorio
dell’antica Roma, i fasci significavano unione.
IL manifesto dei fasci Italiani di combattimento fu ufficialmente
pubblicato su il “Popolo D’Italia” giornale diretto da Benito Mussolini il 6
giugno1919. Avevano aderito ai fasci quei soldati senza lavoro quando il
governo Giolitti sfoltì le forze armate per allentare le spese sociali, del
governo in grave crisi economica. Essi combattevano i soprusi dei socialisti
prima e dei social comunisti dopo nel biennio “rosso” dal 1919 al 1921. IL 10
novembre 1921 si trasformarono in : “Partito Nazionale Fascista”(PNF) vennero
avanzate diverse e numerose riforme politiche e sociali per un fronte contro
due grandi pericoli di quell’epoca, quella capitalista liberale di destra e quello
distruttivo di sinistra il comunismo marxista leninista. Il fascismo fu una
forza innovativa sia politica,morale e sociale, antiliberale e antimarxista fu
una grande mobilitazione di forze materiali e morali, un movimento politico
moderno, nazionalista e rivoluzionario con una concezione totalitaria di
stato. Famiglia, popolo Italiano, Patria
e Dio erano le basi fondamentali del fascismo; era un movimento di nuovo ordine
e civiltà. Il fascismo fu un modo di organizzare lo stato, la messa in atto di
una nazione in un fascio di energie non più separate ma unite e operanti verso
un solo scopo: il bene sociale diviso equamente fra popolo e patria. Il fascismo riteneva che il valore dei
cittadini risieda nei doveri verso la nazione e nei sacrifici fatti nei
confronti di tutta la collettività popolare della Patria; nazione e popolo così
sono legati tra loro indissolubilmente.
Il fascismo fu anche:
ordine, integrità morale, sicurezza sociale, fu lotta vera alla mafia con
l’esercito e il prefetto “Mori”detto il prefetto di ferro dove i capi mafiosi
furono costretti a fuggire e i manovali della mafia arrestati. Lo sbarco
alleato in Sicilia riportò la mafia nel nostro paese riportando “Lucky Luciano”
capo indiscusso dell’allora mafia sicula-americana.
Il fascismo fu pure
“libertà”non piena e totale, ma piena per chi volle difenderla con coraggio e
dignità; garantisce la testimonianza di un antifascista “Benedetto Croce” che
diceva: la dittatura fascista è fondata sul consenso delle masse entusiaste facendo
il solito percorso e porta a una sola conclusione difficilmente negabile e la
garanzia c’era: era nella cultura dei governanti e soprattutto nella volontà di
un capo che voleva governare con il consenso del popolo, egli era sempre fra il
popolo: chiedeva, parlava e decideva, in quei tempi il popolo Italiano era
sovrano come la patria. Il regime non
solo non rendeva obbligatorio il consenso come la storia sostiene ma ammetteva
e tollerava pure il dissenso. Mussolini non rompe mai con il principio di
democrazia tanto che definirà il fascismo “democrazia organica” oppure vitale
nel nome delle masse e nel consenso popolare; e se nel fascismo permane questo
principio, di conseguenza il principio fondamentale di libertà. IL fascismo sapeva che a fianco della libertà
ci doveva essere l’altro elemento fondamentale: “l’autorità”che deve trovare riferimento
nell’ordine, nel bene sociale equo per tutti, nello sforzo del lavoro per il
bene della patria e nella sicurezza sociale e intellettuale delle persone. Il
fascismo repubblicano duramente impegnato nella guerra non voluta (ma questa è
un’altra storia) e nella guerra civile scopre il valore eterno della libertà e
individua il rapporto tra i due valori: l’autorità non deve tagliare la libertà
e la libertà non può pensare di fare a meno dell’autorità.
Il fascismo trovò
all’inizio un’Italia in piena crisi sociale e di conseguenza senza autorità,
perciò dovette per due anni combattere con gli squadristi per ridare libertà e
autorità al popolo Italiano con il consenso delle masse; stufe degli scioperi e
dei soprusi effettuati da movimenti marxisti e anarchici. La società rimasta
senza autorità vive senza dignità e senza di esse è dunque senza libertà. Gli
Italiani durante il ventennio fascista non conobbero la paura come qualcuno si
ostina a sostenere, ma vissero una vita di intenso lavoro, di straordinarie
conquiste giuridiche e sociali, di entusiasmi, di controllato benessere, di
progresso e tradizioni, di manifesta partecipazione alla vita pubblica, di
quasi totale adesione alla volontà di un capo Benito Mussolini che trasformava
la penisola in un cantiere, che trasmetteva l’orgoglio ritrovato di essere Italiani,
e di un altro grande e immenso bene godettero gli Italiani, quello della sicurezza e dell’ordine tanto
desiderato e invocato dopo il caos violento dell’Italia prefascista (ambito
pure dagli Italiani di oggi) ”Libertà”dell’ordine dunque come puro segno e
fondamento di tutte le libertà.
Mussolini e il fascismo nel ventennio trovarono la forza e la volontà
con la partecipazione delle masse di risanare la LIRA, ha eliminare il debito
pubblico, ad avere il bilancio statale positivo, il PIL più alto d’Europa;
oltre cento furono le opere di Mussolini e del fascismo le più innovative del
novecento che ancora sono funzionanti. Elenchiamone alcune delle più importanti
: le sociali e sanitarie ; (I.N.P.S) (INAIL), settimana lavorativa40 ore,
esenzione tributaria per le famiglie numerose, assistenza ospedaliera gratuita,
più altre 29. OPERE architettoniche e infrastrutture: bonifiche paludi Pontine,
maremmane, e sarde con la fondazione di città; Littoria, Sabaudia,Aprilia,Pomezia
ecc. Parchi nazionali: del gran Paradiso, Stelvio, dell’Abruzzo e Circeo,
centrali idroelettriche e elettrificazione delle ferrovie illuminazione nelle
città, costruzioni di dighe, istituti di ricerca e altre 20. OPERE politiche e
diplomatiche: Patti Lateranensi, emanò il codice penale e civile , di
navigazione e altri 10. OPERE economiche
e finanziarie: (I.R.I.) (IMI) casse rurali e artigiane,riforma bancaria, parità
aurea della LIRA, la battaglia del grano, nel 1929 il mondo del capitalismo è
nel caos ma il DUCE risponde con 37 miliardi di lavori pubblici, e in 10 anni
vengono costruite scuole con 11mila aule in 277 comuni, 60 mila case popolari che
ospitano 215 mila persone, ricostruzione dei paesi terremotati,acquedotti ,
ospedali, strade statali provinciali e comunali, rimboscamento delle Alpi e
delle colline, accordi commerciali con tutti gli stati e pareggio di bilancio
già nel 1924. OPERE sportive e culturali: costruzione Autodromo di Monza, ente
radiofonico, fondazione istituto LUCE, creazione dell’albo dei giornalisti e i
littoriali della cultura e dell’arte. OPERE di utilità varie: Istituzione della
guardia forestale,dell’archivio statale, fondazione della FAO, consorzi agrari,
Istituto del corpo dei vigili del fuoco, mappò il territorio nazionale
compilando le mappe utilizzate ancora oggi e mai aggiornate. Il fascismo e il
suo fondatore Benito Mussolini non sono stati un sistema dittatoriale tipo:
Hitleriano, tanto meno Marxista Stalinista; la prova lampante è stato il 25
luglio 1943 convocato dal RE comandante delle forze armate Imperatore d’Italia
e dell’Impero, fu tradito e arrestato. La storia insegna che mai nessun dittatore è stato
arrestato come lo fu il DUCE. La guerra fu voluta dal RE e Badoglio con altri
traditori per far cadere il fascismo; il tradimento fu organizzato 2 anni prima
che l’Italia entrasse in guerra (ma è un’altra storia ) il fascismo era e sarà
sempre quello che disse il suo fondatore; Cavaliere BENITO MUSSOLINI DUCE D’ITALIA:
per il REGIME FASCISTA NORD E SUD NON
ESISTONO: ESISTE L’ITALIA E IL POPOLO ITALIANO.
Mugelli Giampiero