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lunedì 11 agosto 2014

Giornalisti o "picciotti"?


In Italia ci sono due casi di giornalisti, quelli di parte, oppure obbligati a essere dei picciotti al servizio delle testate se vogliono lavorare, e quelli che non vogliono vendersi alle lobby, costretti quindi a non affermarsi mai sulle grandi testate giornalistiche.
Ma che belli sti giornali nazionali, sembrano quasi disinformati, eppure il giornalista progressista, o picciotto, non ha dubbi, eccolo pronto a scrivere quello che la direzione vuole, altrimenti “cambia testata o fai un altro mestiere” gli viene riferito, e allora pur di lavorare si adegua. Se poi è di parte tutto diventa più facile per tutti.
Protesta dei Forconi, ecco titoloni a pagine intere di articoli attrattivi: “Questi forconi sono fascistoni, delle forze oscure in agguato, se non si tratta dei fanatici del Littorio, sono solo degli esaltati, dei violenti, insomma dei deficienti”.
Questa è la descrizione scritta e documentata su molti quotidiani. Per i giornali nel movimento dei forconi ci sono i fascisti, gli ultrà, il ragazzino e la nonna, il drogato e l’usuraio, manca solo la scimmia con l’organetto, il clown e l’accattone.
Su l’Unità vedono solo “Fassisti” comandati da Casa Pound.
Su Repubblica una foto del '33 con un rogo di libri dopo un comizio di Goebbels perché qualcuno aveva gridato “bruciamo i libri” quindi i manifestanti sono peggio dei fascisti, sono nazisti. Poi leggendo bene l’articolo, si scopre che i responsabili di tale incendio erano 4/5 burloni, che trovando una libreria aperta gli hanno gridato di chiudere altrimenti gli avrebbero dato fuoco ai libri e se ne sono andati.
Danilo Calvani leader dei Forconi Romani sull’Unità lo definiscono “il fascista che arringa i disperati” ma non era vestito da gerarca e neppure fischiettava faccetta nera.
La Stampa fa l’identikit dei facinorosi in piazza dichiarando che sono tre, un fanatico, e due baristi con precedenti per usura, poi si scopre che il fanatico non è altro che un ragazzo rifornito da uno spacciatore che aveva robaccia e che si è trovato nel mezzo senza neppure sapere perché, dei due baristi neppure una parola. Poi continua scrivendo che a Torino ci sono stati dei fermi e qualcuno è stato anche denunciato. Vero, otto di essi erano di un noto centro sociale, fascisti pure questi?
Sul Fatto Quotidiano un noto giornalista scrive che il movimento dei forconi è un lampante caso di Nuovo Fascismo.
Questi giornali e giornalisti di parte, sono coloro che condividono queste indignazioni da “vecchie zittelle” con quella parte politica che giustifica le peggiori violenze. Sempre pronti a difendere centri Sociali, NoTav e coloro che devastano città in modo rivoluzionario, subito pronti a martirizzare il primo teppista che per far casino se la cerca e ci rimette la pelle (vedi caso Carlo Giuliani). A Sinistra hanno incoraggiato e protetto ogni forma di antagonismo a loro favore e adesso si indignano perché operai senza lavoro, pensionati, piccoli imprenditori, esodati, famiglie intere vessate e messe alla fame dallo Stato vanno in piazza a manifestare senza violenza. E dai rappresentanti di governo, di partiti e giornali di parte, vengono definiti tutti fascisti e violenti, revisionisti infami.
Non possiamo permettere la violenza nelle strade mettendo in pericolo quello a cui crediamo” sbraitano dal governo, specialmente quel demo-comunista di Alfano.
NO! Cari politici di tutti i colori, quei cittadini che voi definite violenti e revisionisti, non sono una casta politica e mafiosa come voi ma sono solamente cittadini esausti e incazzati, voi non gli date più la possibilità di lavorare, li riempite di tasse e li raggirate con furti legalizzati in cambio di niente, per salvare le vostre paghe, pensioni e privilegi. Avete fatto del popolo italiano, una massa di persone che non si possono permettere niente altro che rabbia e disperazione. Sono persone oneste, lavoratori che vogliono lavorare, vivere e dare una vita dignitosa alla loro famiglia. Voi, maledetti politici, li avete privati pure del primo diritto costituzionale!
Fra queste persone, nelle loro manifestazioni, non si vedono bandiere rosse, verdi, arancioni, e neppure nere, solo ed esclusivamente il Tricolore. La bandiera Nazionale, l’unica, vera, grande, immensa che rappresenta il popolo tutto e che voi dovreste proteggere, ma ancor di più il migliore, quello che costruisce, che dà ricchezza, bellezza, e benessere a una nazione ed a se stesso, chiedendo in cambio cose dovute, come la sovranità, il rispetto ed il lavoro, ricevendo invece solo una politica di lobby disfattiste, marce e ladre, senza rispetto per il loro popolo. Capaci pure di sporcare e sputare sopra l’emblema più vero di una Nazione in pace con se stessa, la Bandiera, e quello che rappresenta.



 Mugelli Giampiero

giovedì 7 agosto 2014

6 Agosto 1945: Hiroschima


“Come in amore esiste questa illusione di non poter mai dimenticare, comunque, io ho avuto l'illusione davanti a Hiroshima di  non poter dimenticare”




E' la mattina del 6 agosto 1945, la bomba atomica Little Boy viene scortata per cielo dall'aeronautica statunitense che alle 08:15 la sgancia sulla città di Hiroshima.
Una città ormai arresa e piena di civili, dubito fortemente he gli USA fossero gli unici a non esserne al corrente (infatti sganciano due bombe atomiche e minacciano di sganciarne una terza). Ma perché una potenza mondiale come l'America avrebbe fatto una strage simile?
Forse perché sapevano che non sarebbero mai riusciti a conquistare l'isola principale del Giappone, prima di arrivare a quella dovevano ripulire più di 2000 isolotti di cui il Giappone è pieno, detti atolli. 
Secondo i calcoli di alcuni storici, ad ogni sbarco e conquista di atolli come Wake, Iwo o Jima, gli americani perdevano dai 1000 (per le isole più piccole) ai 300.000 soldati.
Gli americani sapevano che non avrebbero mai vinto contro un nemico che non si arrendeva fino alla morte, che per non essere catturato faceva harakiri o faceva il kamikaze, un nemico che possedeva gli aerei più veloci al mondo, gli Zero, e non temeva di buttarsi con uno di questi su una nave americana, un nemico che aveva dalla sua coraggio e territorio.
E' anche vero che nel 45 gli americani avevano 11.000 aerei pronti per la guerra contro i 6500 del Giappone, ma non dimentichiamo che per ogni Zero abbattuto, gli americani ne perdevano 3.
Però è anche vero che all'epoca dello sgancio la guerra in Europa era conclusa e gli alleati avevano a disposizione truppe già pronte al combattimento, quindi potevano evitare questa strage, magari la guerra avrebbe avuto una situazione di stallo per 5 anni per poi concludersi con dei trattati di pace.
Come sempre l'America, fa delle vittime per soli motivi politici, per far vedere la sua grandezza sulle altre nazioni...avranno anche vinto la guerra giocando sporco, ma nonostante le due bombe il Giappone con grinta e tenacia non si arrese, issò bandiera bianco solo il 23 settembre, sotto la minaccia di una terza bomba.
Ma cosa sarebbe successo se il Giappone avesse attaccato anche la Russia, che scongiurato il pericolo di un attacco Nipponico, decise di attaccare le forze dell'Asse in Europa Centrale?
Magari la storia sarebbe diversa ma purtroppo non si può cambiare ciò ch'è stato, la cosa importante è conoscere il nostro passato per avere un futuro migliore, ma sopratutto per conoscere e tenere sempre vivo il ricordo dei nostri nemici di un tempo e di oggi, che non hanno mai perso un occasione di giocare sporco con qualsiasi popolazione, per motivi politici ed economici, arrivando anche ad attaccare se stessa.



Alessandro Di Fiore




“Samurai del grande impero, kamikaze del Sol Levante
Sono arrivati e la tua terra è arsa in un instante.
Hiroshima ancora piange, Nagasaki si dispera!
U.$.A. È sempre sporca di sangue questa tua bandiera.

Lady U$A che gran coraggio,
ma la tua forza è solo distruttice, 
ma riesci sempre a mascherarla da liberatrice!
Lady U$A che gran signora,
ma il mondialismo è una statua di cera
U$A NON MI FARO' MAI AMMALIARE DALLA TUA BANDIERA!