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sabato 26 gennaio 2013

La decadenza della cultura italiana nel 2012

 Insieme all’Italia pure la cultura Italiana è crollata nel baratro in questo 2012, è stato prodotta più caciara e battibecchi che libri, film,mostre o opere teatrali. Invece di concentrarsi su cose utili, come per esempio la bellezza dei nostri musei, le opere d’arte, la lingua Italiana, la Patria, i nostri intellettuali illuminati si sono persi in ciarle da cronaca rosa. Il teatro nel mese di febbraio mette in scena "il concetto di volto nel figlio di Dio" una drammaturgia lassativa, un vecchio che non fa altro che farsela addosso, uno scempio di cacca e pannoloni criticata pure dagli atei. Poi il parlare della farfallina di Belen al festival di Sanremo, di Mario Balotelli e le sue castronerie come fossero cultura o esempi di vita. La Fico che l'ha data a Balotelli e ora è incinta paragonata alla Madonna in attesa del salvatore. Le pompose opere e esternazioni di ineducazione e ignoranza di Corona. La Belen incinta pure lei sbattuta qua e là, qualche semino si è fermato nell’uterino. La principessa inglese che è stata fotografata nuda, apriti cielo. Ma dove era nuda al supermercato? No! In privato. Poi gli interessanti dibattiti politici, dove abbiamo imparato che da padrona fa l’arroganza e vince chi urla e offende di più. E finalmente ecco qualcosa di veramente sensazionale, avvenimento che salva la cultura nel 2012. Benigni e la carta costituzionale, ma come si immaginava il senso del ridicolo affiora pure quella sera. Il giullare di corte del Re Giorgio non si smentisce, il comico o ex, non riusciamo a capire, ha raccontato la favola della magnifica costituzione Italiana che il mondo ci invidia, di quanto erano bravi e buoni i cattocomunisti che nel 1947 hanno partorito il documento che è stato frutto di inefficienza e poi messo sotto i piedi dai politici fratelli e nipoti di coloro che l’avevano scritto. Ma il giullare ha un sassolino che da anni gli fa male, devia su Berlusconi per ripetere le frasi del nano su comunisti e magistratura, si diverte e farfuglia su Trote e Grillini, per ritornare su Berlusconi. Per par condicio parla di Bersani, va su Dante dicendo che il PD c’era pure all’ora era: “per Dante” poi ritorna su Berlusconi e ritira fuori vecchi discorsi già sentiti negli anni scorsi. Quando parla della costituzione, nel suo intreccio di parole, annoia, spara castronerie da far piangere che gli storici potrebbero smentire o correggere senza sforzo.  

I commentatori illuminati (di luce propria) diranno che ha offerto una grande lezione civile, allora bisogna batter le mani, inchinarsi, alzarsi per non fare la figura di anti Italiani. Ma siamo onesti, ricordiamoci in passato chi veramente recitava o dava esempi di cultura, il grande Vittorio Gasman oppure Giorgio Albertazzi. Mettere insieme delle banalità come fa il giullare per soddisfazione dei grandi papaveri della TV, e pubblica per di più, è vendersi. Se va sul palco per fare satira lo faccia come faceva anni indietro, ma se va per spiegare secondo lui e i suoi illuminati compagni la migliore costituzione mondiale, lo faccia con serietà e sobrietà per rispetto di un popolo e una nazione di cui lui ne fa parte. Per fare comizi ci sono persone ben pagate, bastano e avanzano. Per fare satira deve cambiare con Belusconi diventa prevedibile, per recitare reciti la divina commedia è meglio. Repubblica in un commento ha scritto: "la costituzione in questo insieme di idee e sentimenti ha ricominciato ha rivivere" un miracolo, molto di più di quello di Gesù quando fece risorgere un morto. Il giullare del Re e degli illuminati compagnucci non è certo andato in TV per la gloria, ho sentito orgoglio Italiano, perché è stato pagato. Cinquemila euro dice un operaio cassaintegrato, no risponde colui che prende 1100 euro al mese per otto ore lavorative al giorno, ottomila euro gli hanno dato, ma che state dicendo, risponde l'esodato, diecimila euro ha guadagnato, ma dai dice il giovane disoccupato quindicimila euro si è beccato, ma cosa dite fa un altro il talento va pagato, un milione e più gli va dato perché poi dagli illuminati è baciato e con i soldi pubblici va pagato. Basta questo caso estremo per chiudere il declino della cultura Italica dell’anno solare 2012 perché è impossibile andare oltre. Oltre c’è la fine.

                                              
                                                                                                                Mugelli Giampiero

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