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giovedì 29 dicembre 2011

Il trio di Jalta: 1945



Poco prima che finisse la Seconda Guerra Mondiale, tra il 4 e l'11 Febbraio 1945, a Jalta si incontrarono i tre capi di stato dei paesi alleati: Wiston Churchill, Franklin Roosevelt e Joseph Stalin (nella foto in alto da sinistra  a destra). Chi era questo trio che si divise il mondo? Proviamo a conoscerli meglio:
                                  

  • Winston Churchill: Nato a Blenheim Palace il 30 novembre 1874, morto a Londra il 24 gennaio 1965. Fu primo ministro del Regno Unito dal 1940 al 1945. Membro di spicco della loggia massonica Liberal'unionista di Londra. Colonialista, prima come soldato e ufficiale nel conquistare le suddette colonie, poi come ministro delle stesse nel 1922. Sfruttatore di vite umane (indiani e marocchini) nelle truppe inglesi sul fronte della Seconda Guerra Mondiale, sfruttatore di ricchezze di altre nazioni. Coerente anticomunista, di nuovo primo ministro dal 1950 al 1955, il suo motto era "Raggiungere la meta a tutti i costi". Stratega e liberale democratico (democrazia liberale massonica capitalista)

  • Franklin Roosevelt: Nato a Hyde Park il 30 gennaio 1882, morto a Warm Springs il 12 Aprile 1945. Presidente degli Stati Uniti d'America per due volte di seguito. Massonico, la sua iniziazione avvenne l'11 ottobre 1911. Nel 1921 contrasse una grave forma di poliomelite che causò la paresi degli arti inferiori, ma cercò sempre di nasconderla. Fu lui che finanziò con priorità assoluta lo sviluppo della bomba atomica, come fu lui ad ordinare i bombardamenti a tappeto con bombe dirompenti e al fosforo in Germania. Alla sua morte divenne presidente il vice, Harry Truman, anche lui massonico, non esitò minimamente a dare ordine di gettare la bomba atomica sui civili del Giappone, nazione che ormai aveva dichiarato la resa. Era la mattina del 6 agosto 1945, la prima bomba atomica della storia cadde su Hiroshima, una città di civili, aveva bruciato tutto, dilaniato e ancor peggio orribilmente mutilato persone poi costrette a morire di atroci dolori: donne, vecchi, bambini, animali, contaminando acqua, cibo e tutto quanto. Non contento il 9 agosto fece gettare la seconda su Nagasaki, altri centinaia di migliaia di cittadini inermi. Ancora oggi il popolo Giapponese ne paga le conseguenze (QUELLE BOMBE NON ERANO NAZISTE, MA AMERICANE). A loro dire, queste bombe hanno portato la democrazia, la giustizia e la libertà. Da allora in nome di questi vanti continuano a bombardare e fare guerre in tutto il mondo (il perché è tutta un altra storia).

  • Ma fra tutti il più carismatico, non è da meno per importanza: Joseph Stalin: Nato a Gori il 21 dicembre 1879, morto a Mosca il 5 marzo 1953. Non massonico ma comunista, ebbe una gioventù molto brutta: picchiato quasi ogni giorno dal padre ed ebbe un pessimo rapporto con la famiglie, questo condiziono totalmente la sua vita. Quando fu capo indiscusso dell'Unione Sovietica il suo malessere si manifestò in tutta la Russia e nei paesi del patto di Varsavia. Egli fu uno dei più sanguinari carnefici della storia, imponendo una feroce repressione con stragi e con un regime di terrore, con il terrorismo di stato, con le deportazioni nei campi di concentramento (vennero ideati in Russia e in seguito copiati in Germania) di lavoro coatto e di morte (i gulag), con le purghe politiche, le carestie, l'eliminazione di un popolo intero i Koluki, condannati a morte solo perché proprietari di terreni, perciò borghesi, ovvero ricchi. Inoltre, le morti di ufficiali, sotto ufficiali e soldati dell'Armata Rossa, fucilati per dubbia fiducia nei loro confronti, l'omicidio tenuto nascosto dei 22000 ufficiali e sotto ufficiali dell'esercito polacco, assassinati con un colpo alla nuca a Katin e poi sotterrati in fosse comuni, l'omicidio di migliaia di omosessuali, anziani e handicappati, migliaia di russi con piccole condanne e pure innocenti mandati a morire a Stalingrado, inquadrati in coppia, uno col fucile l'altro col caricatore e l'ufficiale di turno gli gridava "Se muore prima quello con il caricatore dovrai prenderlo tu così avrai il fucile e il caricatore, se muore prima quello con il fucile dovrai prenderlo tu così avrai il fucile e il caricatore". Le centinaia di morti mandati incontro alle mitragliatrici tedesche, e se tornavano indietro venivano falciati dalle mitragliatrici dell'Armata Rossa che avevano piazzato alle loro spalle, era morte certa. Circa cento milioni di morti sulle spalle del padre del comunismo Joseph Stalin.
L'amico Togliatti, padre del comunismo italiano, staliniano e cittadino sovietico fece titolare così l'Unità su tutta la prima pagina: "Il 5 marzo 1953 Stalin è morto. Gloria eterna all'uomo che più ha fatto per la liberazione e il progresso dell'umanità. Onore a Stalin."

Ecco chi erano i liberatori del mondo, un massonico colonialista, un massonico imperialista che ha gettato 2 bombe atomiche su civili inermi, e uno dei più sanguinari carnefici che il mondo abbia avuto, se non peggiore, uguale ad Hitler. Tre persone da includere fra coloro che furono processati a Norimberga per crimini contro l'umanità, ma che invece sono morti nel proprio letto. Chi vince si sa, ha diritti non doveri, chi vince fa pagare morte e rovine ai vinti, chi vince prepara presente e futuro. Il presente è quello attuale, la recessione, il futuro è quello preventivato, la globalizzazione e la ricolonizzazione di mezzo mondo. 

Poca è la differenza che va dalla foto di Jalta alla foto qui di sotto. 


Verrà il momento che democraticamente ci verrà tolto tutto quello che un criminale fascista ci aveva dato (il sociale), colui che nel ventennio aveva fatto riforme innovative e sociali per il popolo, colui che aveva accorciato la distanza fra plebe e aristocrazia fra povero e ricco, lui si chiamava Benito Mussolini. Il male assoluto, il dittatore, l'uomo definito criminale. Per me è stato molto ma molto meno criminale di quei tre sul palco dei vincitori.

GIAMPIERO MUGELLI

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