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venerdì 9 settembre 2011

Una risposta serena

Per l'ANPI rispondo al loro articolo riguardo il mio scritto: 25 Aprile 1945: l'Italia libera dal fascismo.

Nel massimo rispetto di codesta associazione, a tutte le persone che hanno subito angherie, il mio sentito pensiero. Mi sento di difendere il mio scritto, perché ho fatto dichiarazioni non lesive nei confronti e nella memoria di chi ha combattuto per il suo credo politico; ho soltanto scritto un mio pensiero e messo in evidenza verità tenute nascoste per troppo tempo.
Finalmente riconosciute e discusse come storia d'Italia, tramite libri e articoli firmati da grandi scrittori, giornalisti e ricercatori storici che hanno messo alla luce il lato oscuro di una parte della resistenza, cose sbagliate come anno fatto, dichiarate, mai nascoste dall'altra parte (certamente la storia la scrivono i vincitori). Ma le verità come l'olio vengono a galla.
Del resto in una guerra civile di ogni epoca e nazione ci sono stati orribili misfatti. Non penso proprio che le mie affermazioni siano banali, volgari, superficiali e di un nostalgico,  e tanto meno non offendo il senso comune di chi ha lottato e ha subito angherie o è morto sia da una parte che dall'altra. Mi sono permesso di osservare che da una parte i partigiani erano cavalieri senza macchia e fortemente democratici, e dall'altra solo il male assoluto. Certe verità scritte e riconosciute e il monumento a PORZUS sono prove delle mie affermazioni. Chi è senza colpe scagli la prima pietra.
Ne approfitto per ringraziare l'amico Silvano, di aver commentato e dato lustro al mio articolo con un commento dove percepisce il senso del mio scritto. Se poi le mie affermazioni sono irrispettose della verità storica, chiedo scusa. 
Per concludere vorrei ricordare all'ANPI che non ho commesso nessun reato per aver parlato di fascismo, non faccio politica per ricostruire il discolto PNF, ma ho solo espresso un mio pensiero da libero cittadino italiano, in quanto:

La cassazione penale, sezione seconda del 06 giugno 1977 dichiara:
"La costituzione vieta la ricostruzione del disciolto partito fascista, non pone nessun limite alla libertà di manifestare il proprio pensiero neppure quando si abbia per oggetto, persone fatti e disegni politici del fascismo."
Quindi se farò un altro articolo riguardo certi temi desidererei sentirmi dire che non sono un nostalgico ed una persona lesiva e banale, perché io non offendo nessuno e nessun senso comune manifestando un mio personale pensiero e una mia personale preferenza come dichiaro a fine del mio articolo.
Anzi, dico di più, accusandomi in questa maniera voi dell'ANPI state violando l'articolo 13 della Costituzione Italiana:
"La libertà della persona fa parte dell'essenza costitutiva dell'uomo e pertanto lo Stato deve riconoscerla come inviolabile, in quanto preesistente alla formazione delle istituzioni e alla stessa vita associata."
"La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge."

Mugelli Giampiero

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